Mancarsi

Diego De Silva - 98 p. - Einaudi - euro 10,00

Data: lunedì, 8 aprile 2013 - ore 23:51

Non è poi così frequente una lettura del genere. Mi ha colpito il titolo, che ha un'ambivalenza da me non colta, dritto al giusto significato. La collisione non avvenuta, l'incontro sfuggito ai piani e al destino. Così, dopo averlo visto più volte nelle librerie, ho deciso di prenderlo, in fin dei conti un piccolo volumetto, da far fuori nei ritagli, neanche troppo impegnativo a ben vedere. Dopodichè è stato come immergersi in una bolla magica dalla quale sono uscito di malavoglia e troppo velocemente, maledizione la mi avoracità di fronte ai capolavori che mi prendono in pieno nel profondo. Che stile De Silva, che poetica nel raccontare un possibile scenario moderno, in mezzo all'incomprensione e ai mancati accadimenti, nel caos di vite precipitate l'uno contro l'altra come sassi in una frana, senza uno schema, senza un percorso stabilito, così, mosse dall'azione del caso. La lettura non è più il solo far proprie delle frasi o dei concetti, è tutto l'universo che esplode nell'immaginario, costruito e disegnato dal cuore che si vorrebbe sempre così in esercizio, tra un dolore smisurato e un'emozione altrettanto incomprensibile nella genesi. E poi le coincidenze, strumento col quale lo scrittore riesce a giocare in modo memorabile, titillando le nostre aspettative, i nostri desideri più reconditi, almeno quelli di un quarantenne solitario che legge le prospettive nelle opere dell'arte visiva umana. Un piccolo gioiello, che non può mancare nello scrigno. Grazie signor De Silva, grazie di cuore.
Andrea De Gruttola