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Il Numero Imperfetto

Era un periodo singolare. Erano accadute cose e altre sarebbero accadute a costringermi a rivedere alcuni aspetti che avevo considerato consolidati nella mia vita. Così, nel mio disperato tentativo di sfogarmi e confrontarmi e strapparmi di dosso tutta quella frustrazione e quei perchè, decisi di mettermi chino sul mio computer ed iniziare a battere i tasti. Così, senza una linea ben precisa di partenza nè di arrivo. Mi serviva semplicemente un modo per ordinare i pensieri e guardarli da una prospettiva diversa, più lucida e divertita. Quale miglior modo per farlo se non inventarsi personaggi di fantasia e luoghi e circostanze.
Così è nato Il Numero Imperfetto.
Mi sono divertito molto a manovrare i personaggi, le loro vite e i loro desideri. Anche i loro sogni e le loro tragedie, piccole o grandi che siano, così come quelle di ognuno di noi nella propria vita reale. Scrivere un romanzo è una sensazione straordinaria che riempie e colma di curiosità; perchè è un gioco che una volta avviato va con le proprie gambe. E tu sei lì che proprio non puoi fare a meno di vedere come va a finire. Anticipando banalità probabili e possibili, dico subito che l'autobiografia non c'entra niente con questa storia. Il mio percorso privato, quello dei sentimenti intendo, non ha alcuna assonanza con quello dei protagonisti del mio romanzo nè con le circostanze. Nessuno scrittore, professionista o dilettante che esso sia, scriverebbe di sè con tanta trasparenza; i diari personali non piacciono a nessuno se non a chi li scrive. Il romanzo è un modo per vestire le proprie idee e fantasie. Vestire, non spogliare. Certamente, nel momento in cui misi giù le idee per il Numero Imperfetto avevo attorno a me delle persone che mi ispiravano discussioni, riflessioni e comportamenti. Da loro ho attinto a man bassa, così come da me, ma nessuno mangia un dolce riconoscendo ogni ingrediente; piuttosto si concentra e percepisce l'insieme, che poi è il dolce stesso. Qui è lo stesso. La storia ha uno scorrere proprio che non ha niente a che vedere con la mia biografia. La visione che cerco di dare del mondo sentimentale è a 360 gradi, senza focalizzazione specifica su nessun aspetto. Dunque ognuno può essere tutti o nessuno o qualcuno. Leggendo vi schierate, patteggiate, criticate o giudicate ed assolvete così come condannate. Questo è lo scopo, far riflettere, su tutto l'universo di scelte che compiamo nella vita e sulle loro conseguenze. La leggerezza di una decisione che può amplificare le conseguenze così come una tragedia annunciata si risolve in una bolla di sapone. Il tema centrale è il rispetto, quello che perdiamo verso gli altri quando perseguiamo ideali d'amore o semplici pulsioni del momento. Chiunque, compreso il sottoscritto, ha fatto male almeno una volta nella vita, consapevolmente o non, poco importa. Ci sono persone che portano le cicatrici dei nostri fendenti così come noi portiamo le nostre. E' legge di vita. Nel Numero Imperfetto i protagonisti danno e prendono e si rovinano o s'esaltano. Cercano appunto di rispettarsi senza riuscirci. Alla fine l'impefezione interviene, come in ogni agire umano a regolare le cose e riportare tutto nell'alveo risoluto e doloroso della quotidianità del nostro vivere. E' stata una bella avventura, ispirata e sentita. Spero di condividerla con voi.
Andrea De Gruttola

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L’amore passionale, che sembra eterno. L’amore coniugale, a volte sottovalutato. L’amore maturo, quello che finalmente cambia la vita. E l’amore di un padre per il proprio figlio, un amore incondizionato, totale. La vita di Francesco, scrittore quarantenne, viene sconvolta dal suicidio di sua moglie, da tempo vittima della depressione. Decide allora di prendere suo figlio Andrea e di portarlo con sé nella villa di famiglia, lo stesso luogo in cui Carla si è uccisa, abbandonandoli. Da quel momento Francesco ri-vive in continui flashback il proprio passato, le donne che ha incontrato. Rivive Carla, presenza costante, senso di colpa. Rivive Silvia, fuoco dell’adolescenza, la convinzione che tutto sia eterno. D’un tratto l’oggi, la leggerezza, la speranza. Vive Roberta. Andrea De Gruttola con Il Numero Imperfetto entra nel complesso mondo dei sentimenti, li analizza, li scandaglia, ne traccia il percorso. Un romanzo appassionante, questo, che fa riflettere sulle scelte, volute o dovute, sulle strade intraprese, sul cammino della vita.
Silvia Beldinanzi - Il Filo Editore

"Non si può scegliere la persona da amare, si può solo accettare l’amore."
Rapa Nui, 1994

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On-line dal 28 gennaio 2007 | credits: Andrea De Gruttola | contatti | disclaimer: il materiale riprodotto è di proprietà dell'autore e di tutti coloro che, opportunamente citati, abbiano fornito il consenso all'utilizzo. | Il Numero Imperfetto © 2006 Il Filo Editore S.r.l., Roma - www.ilfiloonline.it | Senza Fine © 2009 AltroMondo Editore, Padova - www.altromondoeditore.com