Alla ricerca del piacere

Richard Mason - 299 p. - Eianudi - euro 20,00

Data: lunedì, 5 dicembre 2011 - ore 11:24

Mason è a quota quattro.
Senza fare troppa dietrologia, dimenticandoci dell'incommensurabile Anime alla Deriva, registriamo la maturazione letteraria e umana del nostro, dopo più di dieci anni abbondanti dall'opera prima. Un miscuglio di Wildiana memoria, con descrizioni erotiche al limite e uno scenario da Belle Epoque reso a puntino; una storia che è parte prima di sconosciuto numero e che si avvia a diventare una saga che potrà senz'altro affascinare chi si è già affezionato alle peripezie ardite del giovane protagonista Piet Barol.
Mason ha raggiunto un ottimo stile, è più divertito nel raccontare, padrone di muoversi a suo agio in un'epoca non facile da proporre ai lettori del nostro tempo affamati di post-modernismo. Eppure il personaggio di Barol è davvero riuscito, un "superuomo" con poche incrinature, personaggio stereotipato del povero ma bello pieno d'inventiva e maestro dell'arte dell'improvvisazione. Tra amori fugaci, esplorazioni delle vie erotiche che conducono al piacere, sia etero che omo, un agire machiavellico come pochi, il tutto di corsa verso un traguardo di ricchezza e agio che è sprone all'azione del protagonista, il romanzo si fa leggere con tranquillità pur senza esaltare più di tanto, quel tanto che servirebbe per ergerlo ad opera omnia.
Per noi il Mason è quello dell'opera prima sebbene questo esperimento (che pare non rimanere tale) abbia rivelato doti nuove nel narratore sudafricano che tanto c'aveva sorpreso in età giovanissima, narrandoci con incredibile profondità, le vicende di un umanità che aveva più di tre volte in più la sua reale età.
Vedremo il prosieguo.
Andrea De Gruttola