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Michael Crichton – 479 p. – Garzanti – euro 19,60

Data: domenica, 17 febbraio 2008 - ore 17:2

Crichton ha romanzato tutto ciò che fa territorio di mezzo tra la scienza e la fantascienza. Mai una totale invenzione né un totale realismo dottrinale: la fusione gestita dalla sua scrittura fluida e semplice (come thriller comanda, anzi, in questo caso, come techno-thriller) è sempre molto gradita, alle volte in maniera eccezionale – vedi Jurassic Park – alle volte un po’ meno – vedi, appunto, Next. Il tema, al di là di ogni discussione, di sicuro interesse e anche un po’ spauracchio di ciò che la scienza in mano all’uomo può generare, è stato reso in maniera troppo poco incisiva nel senso romanzesco di un opera letteraria. L’azione della trama è troppo lenta, sebbene il finale generi un lieve dinamismo fin troppo banale (rapimento, inseguimento e … fine) sebbene la preparazione al trattamento di un tema così complesso e affascinante sia indiscutibilmente perfetta. D’altronde Crichton aveva già dato prova della sua “scientificità” con Stato di Paura e qui non è stato da meno. Avremmo preferito forse un pizzico di interrelazione in più tra i vari filoni trattati nel testo, invece di questa fitta rete di storie controllate a distanza dal creatore con fin troppa distanza una dall’altra. Eppure il romanzo lo si legge, vuoi perché s’aspetta l’accelerazione attesa, vuoi perché s’imparano senz’altro cose inquietanti (oddio, come tante altre in altri romanzi) che qui hanno il sapore della paura che solo il progresso governato dal denaro sa generare. Purtroppo, al termine, si ripone il testo in mezzo ad altri senza sentirsi né soddisfatti né realizzati da questa lettura e questo, per i romanzi dello scrittore-medico statunitense, può essere sicuramente una sorta di piccolo fallimento. In definitiva, i suoi dubbi sugli effetti di una scienza manipolata qui risultano, francamente, realmente tali e speriamo, detto senza ironia, di non essere smentiti un domani. Per erudirsi in maniera leggera su un tema altamente complesso.
Andrea De Gruttola
Pubblicata su LOGO n°3 mar 2008