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Napoli assediata

Giuseppe Montesano, Vincenzo Trione – 112 p. – Tullio Pironti Editore – euro 14,00

Data: martedì, 19 giugno 2007 - ore 23:12

E il bis è una delicata e malinconica e agghiacciante opera d’arte che già nell’ambiguità del titolo strappa morbosa curiosità. In principio fu Roberto Saviano (in verità io metterei Peppe Lanzetta come capobranco) a scorrazzare col suo famelico spirito critico-vendicativo attraverso quel territorio di nessuno che è la zona a nord di Napoli con Caserta a limitarne il confine est e il mare quello a ovest. Poi qualcuno deve essersi accorto di poter dire la sua in altri modi e da altre angolazioni ed ecco che scendono in campo due uomini con l’arma dell’arte per far fuoco su questa terra agonizzante. Uno scrittore ed un curatore di mostre d’arte, entrambi avvezzi all’uso della penna per completare ed arricchire il loro ingegno. L’obiettivo è unanime: spogliare delle sudice vesti quella meretrice scavata dal tempo che è appunto la zona descritta sopra. Una ferita aperta, come una vagina infetta, che è l’asse mediano. Superstrada abominevole che nacque con vari scopi più o meno nobili (semmai il cemento possa mai averne) tutti puntualmente disattesi dalla deriva speculativa endemica da quelle parti. I camei sono numerosi. Le incursioni dei già citati Saviano e Lanzetta sono memorabili, come quello dello stesso Montesano; l’imprinting del caldo afoso, del lavoro nero, che svuota l’uomo della dignità, della droga e della sconfitta dell’esistenza in favore di una non-vita, con la morte che viene quasi invocata come una liberazione. Tutto questo pullulando come batteri attorno alla ferita dell’asse mediano, sconnesso e mastodontico, fetido e cancerogeno, indiscreto e violento. Se qualcuno di voi lo ha mai imboccato, non può non aver mai pensato di essersi perso in un labirinto di raccordi e uscite, rampe e svincoli, cartelli piazzati lì da feroci demoni pronti a catturarvi per sbranarvi nelle tenebre di un bosco fatto d’alberi rinsecchiti dalla diossina. Dite la verità, almeno una volta lo avete provato un brivido? E non pensiate che un navigatore possa salvarvi: sarebbe inutile come una sciabola in mezzo ad un conflitto a fuoco.
Andrea De Gruttola
Pubblicata su LOGO n°7 lug-ago 2007

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