Telecronaca del niente. (Sempre di domenica mattina)
spedito da: Andrea
Data: domenica, 3 febbraio 2008 - ore 12:37
Mi sveglio e sono le 10:30, un orario dignitoso per essere domenica mattina. Poi cincischio nel letto leggendo un po' Bukowski e comincio a pensare che devo lavare i piatti del giorno prima e fare un mucchio di altre cose (come evadere un po' di posta arretrata) e comincio a deprimermi, che poi per me significa rompersi le beneamate palle. Mi alzo, allora, dopo vari sbadigli e svogliatezze che pare m'abbiano legato dischi di ghisa da 20 kg l'uno alle caviglie; mi trascino (perchè questo è il termine corretto) fino al cesso dove cerco di onorare la procedura d'igiene personale dopodichè mi sposto in cucina. Mi faccio un caffellatte con due tre biscotti e guardo qualche video su mtv. Mi vesto, e torno in cucina a fare i piatti; odio lo sgrassatore, perchè mi apre delle piaghette sulla punta delle dita che mi danno un fastidio da tortura cinese (lo so che potrei usare i guanti, non fate i pedanti, giuro che li userò). Al fine di tutto ciò, sono le 11:45 e questo è veramente un orario dimmerda; nè troppo tardi, nè troppo presto. Penso allora ad un regalo che non ho ancora fatto, a quell'email che non ho ancora scritto, ad una visita che dovrei fare e giù tutta una lista di "dovrei" e "avrei dovuto fare". Così, mi metto davanti al computer e scrivo, che mi riesce sempre più difficile ultimamente. L'email che avrei dovuto scrivere e questo post, che non serve a niente se non a farmi esercitare. E' la mezza, me ne vado in giro per la città a respirare spazio.
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